Pekka Tuomisto, autore e ricercatore è stato il primo conferenziere al ciclo delle conferenze di Pori Dante in marzo, ci ha invitati almeno un paio di volte a visitare la mostra “Ostia, la porta a Roma” di Vapriikki. Si può visitare la mostra fin al 10 maggio, è una presentazione sul porto di importazione durante la potenza di Roma antica. La presentazione si basa sulla ricerca attendibile.
Il primo marzo nella biblioteca comunale di Pori abbiamo avuto in anticipo l’informazione copiosa dell’importanza di Ostia e Portus e della vita quotidiana degli abitanti. Nella mostra di Vapriikki Portus è stato citato alcune volte ma a Pori il pubblico è stato informato nettamente più.
Ai lati della via tra Ostia Antica e Portus si è sviluppato un necropoli romano come le file di tombe fiancheggiano Via Appia a Roma. A suo tempo Tuomisto ha fatto un buon brano della ricerca su queste iscrizioni delle tombe del necropoli come membro del gruppo di lavoro di Anne Helttula, della direttrice del Institutum Romanum Finlandae. Per quanto riguarda Tuomisto la sua ricerca continua.
Si può trarre molte conclusioni dei monumenti e leggere per esempio se il morto era celibe. Si menziona spesso nome, longevità, durata del matrimonio, raramente causa di morte. Era comunque un avvenimento drammatico quando il marito ha gettato sua moglie di 16 anni nel fiume Tiberis per morire.
Ci sono anche i testi giù per terra: una persona che ha urinato sulla tomba era dannata. Anche su alcune iscrizioni è affermato a cui la tomba non è assolutamente dedicato. La gente ha vissuto come noi oggigiorno con i nostri sentimenti e pensieri.
Come un esempio commovente Pekka Tuomisto ha menzionato un marito che aveva fatto annotare con l’esattezza di ore la durata del suo matrimonio con sua moglie che era morta all’età di 14 anni. È bizzarro che le riflessioni da due mila anni fanno appello alla nostra immaginazione.
Traduzione Maria Haavisto