Il 13 febbraio sull’assemblea annuale della Società Dante Alighieri di Pori Matti Kuhna ha raccontato perché l’Italia era il paese numero uno e Roma la città numero uno per il poeta cosmopolita finlandese Lassi Nummi.
Il dottore Kuhna, direttore di comunicazione dell’associazione di parrocchie Pori ha fatto la conoscenza dei poesi di Lassi Nummi semioticamente ma ha potuto fare conoscerceli in termini precisi.
Abbiamo saputo tra le altre cose che il professore finlandese Jaakko Hämeen-Anttila ha chiamato Lassi Nummi ”un fedele veneziano” per quanto aveva visitato Venezia un paio di volte ma Roma e Gianicolo sono sopra ogni altra cosa. Infatti Venezia è stata la sua compagna di viaggio anche a Roma.
I vaganti di Nummi sul Gianicolo e sulle strade a Roma utilizzando come punto di partenza l’Institutum Romanum Finlandiae hanno incluso i strani fenomeni déjà-vu, i cambiamenti di ritmo, i contrasti, i sogni e le utopie e soprattutto la pausa dei momenti.
Il sig. Kuhna ha detto che nei suoi poemi Nummi sta sempre viaggiando da qualche parte anche dal suo ego.
Traduzione Maria Haavisto